Un film per raccontare la vita di tutti i giorni dei fratelli compagni nella vita e avversari negli sport invernali, dai fondisti ai biathleti
Non c’è partner migliore per condividere la fatica e la passione di un fratello o di una sorella. Fonte di ispirazione e motivazione, modello, confidente, compagno di squadra, orecchio attento ma sguardo obiettivo e critico quando necessario: i fratelli e le sorelle che praticano lo stesso sport sono un aiuto importante nel percorso per raggiungere i più alti livelli. Dai Fourcade o Boe alle Öberg o Gasparin, l’elenco di quelli che hanno segnato la storia degli sport nordici si allunga di generazione in generazione. Nell’inverno 2022/2023 Rossignol ha seguito quattro storie di famiglia e tra queste ce n’è una tutta italiana, quella dei fratelli Barp, stelle dello sci di fondo di Falcade (BL). La telecamera si è intromessa per qualche ora nella vita quotidiana di questi due ragazzi che hanno iniziato a correre sulle bici per poi passare agli sci stretti quando si sono trasferiti nelle Dolomiti. «Spero che Dante riuscirà a sorpassarmi e, se arriverà, quel giorno sarò contento per lui» dice Elia a proposito del fratello minore.
«È più semplice essere più piccolo perché puoi copiare, ma penso che non basti copiare perché devi anche mettercene del tuo» gli risponde Dante. Insieme alla loro ci sono anche la storie di alcune star del biathlon come le sorelle Anaïs e Chloé Chevalier e i fratelli Florent, Fabien ed Emilien oppure ancora i fratelli Filip e Aleksander Andersen, raggiunti n Norvegia, patria dello sci nordico, dove la concorrenza in nazionale è più grande che mai. Ne è nato un toccante cortometraggio di 12 minuti prodotto da Rossignol. Dearest Brother & Sister è disponibile in streaming al link https://www.rossignol.com/siblings.html
Elia (2002) e Dante (2007) BARP (Ita)
Appassionati di ciclismo da giovani, sono passati allo sci di fondo, scoperto dal più più anziano dei due in tarda età. Una rivelazione ma anche un cambiamento di vita per tutta la famiglia. Elia fa parte della nazionale azzurra. Campione italiano sui 10 km, 5° agli ultimi Campionati del Mondo U23 di Whistler 2023 (10 km e sprint), ha 17 presenze in Coppa del Mondo con il 15° posto come miglior risultato. Studente alla scuola superiore, Dante vuole seguire le orme del fratello.
Gli altri fratelli
Anaïs (1993) e Chloé (1995) CHEVALIER (Fra)
Più unite che mai, le due biathlete francesi hanno fatto del loro legame di sangue una vera e propria risorsa. In particolare quando la medaglia individuale ai Giochi Olimpici di Pechino 2022 e giovane madre, Anaïs, è stata affiancata nella squadra Francia A da Chloé, al primo podio nel circuito nel 2023. Alla fine della stagione Anaïs ha appeso gli sci al chiodo e Chloé continua l’avventura ad alto livello.
Florent (1991), Fabien (1994) ed Emilien (1999) CLAUDE (Fra)
Tre talenti per due bandiere. Stesso accento dei Vosgi e stessi tratti fisici per questi tre fratelli cresciuti nella cultura del biathlon da una madre presidente del club. Il più grande, Florent, è entrato a far parte della squadra nazionale belga nel 2017 per farsi strada nella Coppa del Mondo e ne è diventato uno dei pilastri, mentre i suoi due fratelli sono nella squadra francese con Fabien (17 podi in Coppa del Mondo, medaglia mondiale e olimpica con la staffetta) come leader ed Emilien, giovane esordiente della squadra 23/24 e autore di una top 10 all’inizio della stagione.
Filip (1999) e Aleksander (1997) ANDERSEN (Nor)
Figli di un padre ex sciatore di fondo di alto livello e poi tecnico della nazionale norvegese di biathlon, Filip e Aleksander sono quasi nati sugli sci di fondo. Il più grande, Aleksander, è stato rapidamente raggiunto dal fratello minore. Un sano confronto fratricida, ma più che altro una lotta comune per trovare un posto all’interno della migliore generazione che la nazionale norvegese abbia mai conosciuto. Autore di un un primo podio in Coppa del Mondo nel 2022, Filip è stato retrocesso nella IBU Cup. Suo fratello Aleksander ha annunciato la fine della carriera nel 2023 a soli 26 anni dopo aver perso il posto nella squadra nazionale, con 25 gare di Coppa del Mondo e 11 podi in IBU Cup in palmarès.
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Il DNA di Rossignol è intrinsecamente legato al suo luogo di provenienza, le Alpi, alla sua storia secolare e alla creazione nel 1907 dei primissimi sci in legno forgiati dal falegname Abel Rossignol nella sua bottega a Voiron, nell’Isère, in Francia. 116 anni di know-how, di prodotti iconici, di vittorie sportive e di collaborazioni con i più grandi campioni, una fonte perpetua di innovazione e di tecnicità. Una longevità straordinaria, che fa di Rossignol il marchio di riferimento per gli sport invernali nel mondo. Il brand ha nel suo DNA la lifestyle e la cultura alpina. Un simbolo per generazioni di praticanti e un patrimonio che si manifesta, stagione dopo stagione, in tutti gli sport di montagna grazie alle sue offerte di attrezzature da sci e snowboard, di mountain bike e alle collezioni di abbigliamento e footwear.
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